TITOLO: Delitto e castigo
AUTORE: Fedor Dostoevskij
CASA EDITRICE: Oscar Mondadori
COSTO: 10,50€
TRASPOSIZIONI CINEMATOGRAFICHE: nel 1983 Mario Missiroli realizzò una miniserie ispirata al celebre romanzo
GIUDIZIO: 9/10
Apparso per la prima volta nel 1866, ”Delitto e castigo” conferì a Dostoevskij la fama che lo precede ancora oggi.
La narrazione ruoto attorno alla figura del giovane Raskòl’nikov, il quale, spinto da povertà e considerazioni errate, uccide
un’anziana usuraia, credendo inizialmente di aver compiuto un gesto
avventato, ma positivo agli occhi delle persone in debito con lei e
soprattutto di essersi finalmente elevato dalla sua condizione misera.
Ben presto sarà tormentato dalla propria coscienza, che lo minaccerà
sotto forma di incubi o pensieri, e dal rimorso che lo condurrà ad una lenta ma certa nevrosi.
Questo suo stato, nonché il tormento precedente ad esso, saranno
analizzati ed espletati dall’autore in una maniera impeccabile e con un
elegante schiettezza da restare ancora nella memoria dei lettori.
“Delitto
e castigo” è il romanzo di una perdizione, causata da una scelta
avventata ed errata, una perdizione che troverà alla fine una luce di
salvezza. Come lo stesso Raskòl’nikov trova una redenzione nell’amore per Sonja. Oltre a rappresentare un quadro chiaro e veritiero della Russia di metà Ottocento.
Fondamentalmente è il romanzo di ognuno di noi, personaggi di una vita che l’autore tratteggia impeccabilmente, specie a livello psicologico, nei quali sopravvive una scintilla di bontà nonostante il male e l’orrore.
NOTE DI LARAGAZZADELLIBRO: Nonostante abbia letto questo romanzo alcuni anni fa, e lo abbia per giunta trovato un gran bel "mattone", non solo a livello di pagine, quanto più per l'introspezione psicologica, già solo il fatto di riaverlo in mano mi ricorda quell'alone di sofferenza e di verità che permane per tutto il libro. E' considerato uno dei capisaldi della letteratura russa, eppure soltanto leggendolo ne si comprende il motivo: racconta di una perdizione personale e psicologica in maniera sublime. L'autore ha uno stile malinconico ed oscuro a tratti per descrivere i numerosi tormenti di Raskol'nikov, realistico ed elegante, ma anche grezzo e intrecciato per narrare ogni situazione con una capacità davvero impeccabile.
Sono pochi gli scrittori in grado di descrivere così le emozioni ed i rimorsi umani, in grado di calarsi a fondo nei personaggi e, di conseguenza, di farli agire e pensare oppure presentarli con caratteristiche e comportamenti tali da farli restare nella mente dei lettori.
Benchè la storia sia abbastanza semplice, ciò che resta di questo capolavoro sono le sensazioni infinite che si provano nel leggerlo.
FEDOR DOSTOEVSKIJ è anche il nome dato ad un cratere su Mercurio, proprio in onore di uno degli scrittori che ha segnato la storia della letteratura russa.
"A volte l'uomo è straordinariamente, appasionatamente innamorato della sofferenza"
(da "Delitto e castigo")