lunedì 14 dicembre 2020

ROSSANA

TITOLO: Rossana - Il giocattolo dei bambini [Kodomo no omocha]

AUTRICE: Miho Obana

PUBBLICAZIONE: dal 1994 al 1998 in Giappone; dal 2002 al 2003 in Italia

RIVISTA: Ribon in Giappone; Dynit in Italia

VOLUMI: 10

COSTO: 4,40€

GIUDIZIO: 10+/10






LARAGAZZADELMANGA

Riprendo l'appuntamento con i manga con niente di meno che - rullo di tamburi - Rossana! Se preferite Kodomo no omocha, il titolo in giapponese del manga.
Sfido chiunque ad alzare la mano se non ha letto o sentito parlare di questo anime, coloro che stanno timidamente sollevando il braccino mentono spudoratamente.
Non è stato il mio primo manga (il podio spetta a Mew Mew), però è stato il primo di cui ho dovuto recuperare i numeri precedenti compiendo una maestosa ricerca fino a che non mi sono ritrovata tutti i volumi tra le mani!

La storia, che penso tutti conosciamo, ruota appunto attorno alla protagonista, Rossana, una tipetta con due lunghi codini e la frangetta, sempre sorridente, determinata e tutto pepe, con il sogno di diventare una famosa attrice. La ragazza ha però parecchi problemi a scuola, dove la sua classe è divisa tra ragazze e ragazzi, i quali tengono in ostaggio professori e alunne con i loro atteggiamenti da bulli, offensivi e denigratori. La rivolta sembra obbedire ad un unico ragazzo, Erik, al quale tutti portano rispetto. Il diretto interessato partecipa alle scorribande e disturba le lezioni costantemente, tuttavia il più delle volte sembra volersi solo estraniare dal resto della classe. Ed è proprio a lui che Rossana, detta Sana, punta per riportare la calma e permettere a tutti un buon anno scolastico. I due iniziano a battibeccare, arrivano persino alle mani, si minacciano a vicenda, ma pian piano finiscono con l'avvicinarsi e grazie alla sua solarità, Rossana scopre che Erik vive una situazione familiare molto dolorosa: la madre è infatti venuta a mancare proprio dandolo alla luce, da allora i rapporti con sua sorella e suo padre sono peggiorati fino a scomparire del tutto e lui in particolare si ritiene responsabile per la morte della madre.
Erik, che non ha mai conosciuto l'affetto, si ritrova tra le calcagna questa compagna di classe che sembra preoccuparsi di lui, averlo a cuore, col sorriso stampato sul viso nonostante anche la sua situazione familiare non sia delle migliori, finendo così per innamorarsi di lei senza neppure saperlo, e senza sapere come dimostrarle questo sentimento, sentimento di cui Sana ha timore poiché non sa come gestire.
L'anime è stato trasmesso su Italia 1, ormai un bel pò di anni fa (sigh), e ripercorre la storia del manga fino ad un certo punto, la versione cartacea al contrario prosegue continuando a mostrare la crescita dei personaggi, le loro difficoltà e l'evolversi dei loro rapporti.

La bellezza di questa storia è, a parer mio, da ricercare proprio nei protagonisti, infatti si tratta di ragazzini molto giovani che, per motivi non dipendenti da loro, sono stati costretti a crescere in fretta, a mettere da parte l'infanzia per fare i conti con situazioni delicate. Sono ragazzi molto maturi, che si trovano a rapportarsi con la realtà circostante, con le prime esperienze, vengono inoltre affrontate tematiche che nella maggior parte dei casi non si trovano in manga per ragazzi, come adozione, suicidio, depressione ecc...
La storia è molto delicata e l'autrice è stata brava e professionale nel trattare tali tematiche, nel farle vivere attraverso i suoi personaggi, a rendere ogni storia separata, ponendo l'attenzione su ognuno dei ragazzi, nel mostrare la loro crescita personale.
Attraverso mille difficoltà formano il loro carattere, comprendono il mondo circostante: questo è ancora più evidente nel manga, poiché qui la storia prosegue, divenendo forse ancora più cupa sotto alcuni punti di vista, per poi risolversi con la piena presa di coscienza dei protagonisti, essi infatti capiscono finalmente di essere imperfetti, di aver vissuto esperienze molto dolorose che sicuramente li segneranno per sempre, ma di possedere al contrario anche la giusta forza per superarli e andare avanti, nonostante gli ostacoli di fronte i quali la vita è pronta a porli.

Se devo lasciarvi il mio giudizio strettamente personale, ho AMATO questo manga/anime, è stato uno dei primi che ho seguito fino alla fine, non volendo perdere alcun episodio, ho pianto, riso, gioito, mi sono disperata ed immedesimata a fondo con Rossana, Erik, le loro famiglie, i loro amici e tutti i personaggi, forse proprio perché io stessa avevo la stessa età dei protagonisti. E' stato il manga che mi ha lasciato più di tutti, che mi ha portata a riflettere e che mi ha fatto vivere direi una delle storie d'amore più bella di sempre, vera e spontanea, piena di errori ma forte e coraggiosa. Non a caso è considerato un caposaldo tra gli shojo e continua a vivere in eterno nel cuore di tantissime persone!
Già solo nello scrivere questa recensione mi torna alla mente la sigla, "Rossana dai pensaci un pò tu perché così non se ne può più", sì potete cantarla e sì, avete tutto il diritto di piangere assieme a me!

Insomma, se per caso non avete ancora visto o letto questo manga, e neppure io sono riuscita a convincervi, provate ad iniziarlo, perché riceverete così tanto in cambio da non dimenticarlo mai!

MIHO OBANA è una grande appassionata di musica, tanto da suonare numerosi strumenti.

«E' giusto che sappiate che noi ragazzi siamo molto intimoriti da voi adulti... viviamo in una società che voi avete costruito e formato... io sono una ragazzina come tante che vorrebbe vivere la vita appieno... quindi dato che voi siete gli adulti, datevi una regolata! Perché vedete, noi non possiamo scegliere gli adulti che ci stanno intorno...»
(da "Rossana - Il giocattolo dei bambini")



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