sabato 21 novembre 2020

Un segreto non è per sempre

TITOLO: Un segreto non è per sempre

AUTRICE: Alessia Gazzola

CASA EDITRICE: Tea

COSTO: 5,00€

PAGINE: 412

TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA: serie tv "L'allieva" in onda su RaiUno, con Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale.

GIUDIZIO: 9/10




TRAMA

Mi chiamo Alice Allevi e ho un grande amore: la medicina legale. Ho imparato a fare le autopsie, però la morte ha ancora tanti segreti per me. Nessun segreto dura per sempre, ma quello che nascondeva il grande scrittore Konrad Azais è impenetrabile. E una semplice perizia su di lui si è trasformata in un'indagine su un suicidio sospetto.

Solo Clara, la nipote di Konrad, sa la verità, ma ha deciso di fare del silenzio la sua religione. Non mi resta che studiare le prove: la soluzione è lì, da qualche parte. Studiare però è impossibile quando si ha il cuore tormentato. Mi chiamo Alice Allevi e gli amori non corrisposti, quasi più delle autopsie, sono la mia specialità.

NOTE DI LARAGAZZADELLIBRO

Ho terminato la lettura del secondo volume di questa serie e devo dire che finalmente inizio ad intravedere quello spirito, quella scintilla di curiosità che mi ha tanto conquistata nella serie. Per chi ricorda la recensione del primo volume ben venga, per gli altri farò una breve sintesi: mi era indubbiamente piaciuto, eppure durante tutta la lettura avevo sempre la sensazione di avere davanti agli occhi due personaggi completamenti diversi da quelli che avevo imparato ad apprezzare nella serie tv. Credo fortemente che questo problema sia dovuto proprio alla versione cinematografica, poiché ne sono così affascinata, da mettere da parte il libro, o da non dargli un'opportunità. 

Tralasciando questo aspetto, Alice, la protagonista, questa volta si trova alle prese con un importante scrittore verso il quale pende un'interdizione richiesta dai figli. Egli è Konrad Azais, anziano dispotico e fissato con le parole crociate, a tratti irrequieto e sgarbato, tranne verso l'amata nipote Clara, ma di certo in perfetto grado di intendere e volere. Come se non bastasse, pochi giorni dopo viene trovato morto nel suo studio e accanto a lui una lettera che ha tutto il sapore di un'addio.

La nipote Clara, la quale ha sfortunatamente trovato il nonno defunto, è la sola testimone degli ultimi istanti dell'uomo, eppure rifiuta di parlare forse per paura, o per non rivelare segreti troppo grandi. Così Alice, oltre a condurre l'autopsia già abbastanza complicata, si lascia convincere dall'ispettore Calligaris a dare una mano nelle indagini. Inizia proprio dai libri dello scrittore, notando da subito che non sono poi così grande, ma che in compenso nascondo molti aspetti particolari relativi ad un passato che si rispecchia nel testamento di Azais: lasciare tutto ad una giovane donna sconosciuta.

Cosa si nasconde dietro tanti segreti? Perché la famiglia dello scrittore tenta di insabbiare o sviare le indagini? Azais è veramente morto per cause naturali?

Oltre la vita all'Istituto di Medicina Legale, per Alice c'è un'altra decisione da prendere: continuare la relazione a distanza con Arthur, giornalista amante dell'avventura e convinto che la lontananza sia un metodo alternativo per vivere una storia d'amore, o il gelido, ma in fondo gentile CC, che senza vergogna parla chiaramente del suo interesse per l'allieva? A rendere ancora più frenetica la vita di Sacrofano, ci sono poi la migliore amica Silvia, la coinquilina Yuki, il cagnolino Ichi, nonna Amalia e il fratello Marco che sta per convolare a nozze.

Ho iniziato a simpatizzare per Alice, perché inizia a trasmettermi le stesse sensazioni che ho avuto con la serie tv, ovvero quella di vedere il mondo attraverso gli occhi di una ragazza piena di passione, che vuole ridare dignità e giustizia alle vittime, ancor prima di dare ai famigliari risposte scientifiche. Il suo punto di forza è l'intuito, l'agire nonostante i richiami di Claudio sul non farsi coinvolgere emotivamente. Lo stesso Claudio che adoro, e che in questo libro mi è sembrato più umano, o almeno più sincero verso se stesso e con Alice, inoltre emergono alcuni eventi del suo passato che lo pongono sotto una nuova luce e il suo rapporto con l'esuberante e sbadata allieva sembra evolversi. Arthur continua a non piacermi, per carità è un bel personaggio, è sempre stato onesto con Alice, mettendo le mani avanti e dicendole chiaramente che avrebbe sempre inseguito il suo lavoro, infatti apprezzo la sua coerenza e l'emancipazione con cui vive la vita e l'amore, peccato che proprio in questo volume si sia rivelato una sorta di bambino viziano che non vuole rinunciare ai suoi sogni, ma nemmeno all'amore, così chiede ad Alice di rinunciare ai suoi per seguirlo. Giudizio puramente personale, ma preferisco decisamente CC e la sua scarsa empatia.

Detto questo, posso ritenermi soddisfatta, "Un segreto non è per sempre" mi è piaciuto più del primo volume, mi ha coinvolta e la lettura scorre come sempre, anche grazia allo stile leggero, ironico e frizzante della Gazzola. La mia speranza è che queste sensazioni continuino nei prossimi libri, che non vedo l'ora di leggere.

ALESSIA GAZZOLA nasce a Messina nel 1982 e vince il premio Bancarella nel 2019, proprio con il volume che chiude le avventure di Alice Allevi.

«Esiste un passato fra me e Claudio fatto di quella speciale nostalgia che si prova quando qualcosa non è mai successo.»

(da "Un segreto non è per sempre")


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