AUTORE: Nicolaj Vasil'evic Gogol
CASA EDITRICE: Garzanti
COSTO: 4,90€
PAGINE: 94
TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA: Nessuna
GIUDIZIO: 10/10
Il fabbro Vakula è innamorato di Oksana, la ragazza più bella del villaggio di Dikan'ka, ed è determinato a sposarla. Il suo progetto viene però ostacolato dal diavolo in persona, che da tempo medita di vendicarsi di lui e di tutte le "frottole che ha messo in giro sui diavoli": quatto quatto sale in cielo, ruba la luna e se la infila in tasca, mentre Dikan'ka cade nell'oscurità più nera. "La notte prima di Natale", pubblicato nel 1832 nella raccolta "Le veglie alla fattoria vicino a Dikan'ka" e qui proposto nella nuova traduzione di Paolo Nori, è una prova magistrale dello stile di Gogol: come lo ha definito Nabokov, "qualcosa di ridicolo e di stellare al tempo stello".
NOTE DI LARAGAZZADELLIBRO: Cercavo per Natale delle letture "insolite" e particolari, qualcosa di poco conosciuto, ma che contenesse lo stesso la stessa emozionante atmosfera presente nei racconti di Dickens. Sono incappata in questo piccolo libricino, un racconto facente in realtà parte della raccolta "Le veglie alla fattoria vicino a Dikan'ka", che Gogol pubblica tra il 1831 e il 1832. La storia è insolita perchè abbiamo un fabbro innamorato della donna più bella del villaggio e un diavolo che beve per essere stato cacciato dal Paradiso, e che odia sia Vakula, il fabbro, sia tutti gli uomini che hanno messo in giro false storie sul suo conto. Così decide niente meno di rubare la luna e gettare il villaggio nel buio totale. Buio che non è solo letterale, ma anche figurato, perchè nel racconto emergono molti aspetti legati alla cattiveria e all'invidia umana.
E' un racconto in cui è impossibile non immedesimarsi, come è impossibile non ritrovarsi incollati alle sue pagine e sognare, come se la neve cadesse sulle nostre mani o se i personaggi parlassero accanto a noi e direttamente ai nostri cuori.
Un racconto dimenticato, ma che ha molto da insegnare e molte emozioni da trasmettere, ideale per questo periodo dell'anno in cui si sogna molta e si attende con ansia la sensazione di caldo e amore, oltre alla meraviglia che amiamo riscoprire e sentimenti di cui troppo spesso ci dimentichiamo durante l'anno.
NICOLAJ VASIL'EVIC GOGOL era solito "fare le valigie", letteralmente, lasciare la città nella quale abitava, dopo aver ricevuto un rifiuto letterario.
"Il giorno prima di Natale era finito. Era una chiara notte invernale. Brillavano le stelle. La luna, maestosa, si era alzata in cielo a illuminare la brava gente e il mondo intero, perchè tutti potessero cantare allegramente le koljadki e glorificare Cristo."
(da "La notte prima di Natale")
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