giovedì 16 maggio 2019

La polvere che danza in un raggio di luce

TITOLO: La polvere che danza in un raggio di luce
AUTRICE: Lisa Luzzi
CASA EDITRICE: Armando Editore
COSTO:  14,00€
TRASPOSIONI CINEMATOGRAFICHE: Nessuna
GIUDIZIO: 10/10



"Devo conservare l'amore nel mio cuore a tutti i costi. Se vado in prigione senza amore che ne sarà della mia Anima?"
Con questo coraggioso imperativo Oscar Wilde varcava la soglia d'ingresso del carcere, il 25 maggio 1895 per rimanervi due anni, in seguito ad una condanna per 'gross indecency'.
"Ogni grande amore ha la sua tragedia, e ora anche il nostro. So che l'ampre è più grande di qualsiasi cosa. Mi hai insegnato il divino segreto del mondo" scriveva al suo amante, Lord Alfred Douglas, responsabile della sua caduta.
Dal carcere Wilde scrisse una lunghissima lettera, intitolata De Profundis, in cui ripercorre le tappe fondamentali della sua vita, e in particolare della sua relazione con Douglas. La lettera diventa l'occasione di un'introspezione potente che gli permette di "toccare l'anima nella sua essenza più profonda" e di "vedere la bellezza del mondo che si mostra in una nebbia di lacrime".
Ogni pagina è intrisa di dolore e speranza, di anelito all'infinito che placa ogni frivola piccolezza umana.
E l'autrice scava, in questo lavoro di interpretazione assolutamente unico e originale, in un mosaico di vite e vicende in cui affiorano i lati più umani, ma al tempo stesso più vicini a Dio, di uno scrittore che ha segnato incisivamente un'epoca.

NOTE DI LARAGAZZADELLIBRO: Se dovessi descrivere questo libro con un solo aggettivo, userei: incantevole.
Appena iniziato ci si ritrova come all'interno di una poesia lunghissima o di una canzone, e si finisce con l'essere completamente assorbiti dai temi trattati. Al di là delle elaborate e ricercate notizie biografiche, questo piccolo gioiellino ripercorre la vita di Oscar Wilde, una vita in cui arte e amore hanno sempre regnato, fino alla tragica svolta: per due anni Wilde, accusato di omosessualità, è rinchiuso in carcere. Qui la sua vita muta completamente e drasticamente, giunge ad un passo dal baratro, quando ecco che nuovamente l'amore salva l'artista. Wilde scrive una lunga lettera, sofferta ed intensa, intitolata "De Profundis" e indirizzata all'amante Alfred Douglas; proprio su tale lettera l'autrice si concentra e intitola ogni capitolo con una diversa frase estratta dall'epistola, concentrandosi anche sulle persone che hanno fatto parte della storia di Wilde.
L'intensità, la bellezza, la ricchezza, la raffinatezza e la profondità sono solo alcuni dei pregi di questa interpretazione: Lisa Luzzi coltiva nel proprio cuore la sofferenza e la rinascita del protagonista, e dà loro voce attraverso parole ricche di significato e di dolcezza, aggiungendo perfetti riferimenti storici e bibliografici di amici, famiglia e conoscenti di Oscar Wilde. Il risultato è una lettura stupefacente, un vero incantesimo letterario, un grido all'arte e alla bellezza, proveniente proprio dall'uomo che, di queste due facoltà, ha saputo creare la sua rinascita spirituale e personale. Un inno a quanti amano e vivono con la stessa intensità di cui solo gli scrittori sono capaci, a quanti accettano il proprio destino ed utilizzano le proprie ceneri per risplendere. Una raccolta dei momenti salienti, positivi e negativi, della vita di un uomo costretto a dolorosissime perdite, del quale altrimenti sarebbero andate perdute le sensazioni. Uno studio accurato per svelare al mondo il contenuto di una meravigliosa lettera e di una strepitosa esistenza!
Un ringraziamento speciale alla cara Lisa, la quale ha sempre un pensiero per me e che, con questo suo libro, mi ha permesso di conoscere moltissime cose ed emozioni che prima avevo dimenticato. Grazie.

LISA LUZZI ha studiato a Triste e Parma, dove si è laureata in Giurisprudenza; in seguito ha scelto di seguire le sue reali e autentiche inclinazioni, dedicandosi alla scrittura.


"La Poesia è una stoffa preziosa che non tutti possono indossare con disinvoltura, la sua bellezza è fatta per occhi attenti ai dettagli, che sanno vedere al di là della banale apparenza, per cuori nobili che sanno sentire quel particolare fremito che vibra in fondo all'anima e che dovrebbe distinguere la vita di un uomo da quella degli esseri inanimati.
Dovremmo avere cura del linguaggio, e della sapienza di cui è specchio.
Con la Parola, Dio ha creato il mondo."
(da "La polvere che danza in un raggio di luce")

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