giovedì 31 gennaio 2019

Per amore di me


TITOLO: Per amore di me
AUTRICE: Lisa Luzzi
CASA EDITRICE: Albatros
COSTO: 9,90€
TRASPOSIZIONI CINEMATOGRAFICHE: Nessuna
GIUDIZIO: 9/10




 
Se è vero che ogni parola detta è una parola d’amore, ancora di più colpiscono allora quelle dette da Alice d’Alessandro, parole scritte “Per amore di me”.
Possiamo o potremmo definirle parole che scandiscono la vita dell’autrice, poesie ispirate da esperienze di vita, situazioni, affetti, parole che con delicatezza centrano il cuore del lettore per la loro purezza, per la loro intensità, per il fine lavoro di cesello che nascondono.
E infatti alla parola pura che si abbevera l’autrice in queste pagine, una parola che si fa spesso epigramma, per raggiungere l’essenzialità e diventare specchio che riflette senza fronzoli, senza veli: quel che emerge è solo stupore, il gesto definitivo, forse il silenzio.
Una raccolta di poesie e pensieri leggeri come una piuma, ma pesante come mille parole mai dette e solo sussurrate. Un fluire inatteso di parole ed espressioni, semplici e naturali, eppure al tempo stesso rivelano una cura e un’attenzione al linguaggio davvero uniche.

NOTE DI LARAGAZZADELLIBRO: Innanzitutto vorrei partire dal presupposto che non ho mai recensito una raccolta di poesie, quindi cercherò di essere precisa e di descrivere ciò che ho provato nel leggere questo bellissimo regalo di Natale, che Lisa si è tanto premurata di confezionare per me. 
Ho trovato molto piacevole la suddivisione del libro in tre parti, che sembrano però compensarsi e concludersi a vicenda. Le poesie sono semplici, descrivono emozioni e abitudini della vita quotidiana, che possono capitare a tutti noi, ma Lisa scandaglia il linguaggio per giungere ad una forma così naturale, eppure così bella e raffinata da elevare ogni gesto. Le sue sono parole dolci e gioiose, che descrivono le bellezze che troppo spesso dimentichiamo facciano parte della nostra vita. Ho particolarmente apprezzato la parte finale, quel susseguirsi di pensieri rivolti ad una persona scomparsa, che ha lasciato un'eredità infinità e che l'autrice cerca di ricordare, quasi rendendogli omaggio attraverso quelle emozioni e quelle parole, che troppo spesso non bastano.
Sono contentissima di aver ricevuto in dono questo bel libro, accompagnato da una dedica e da una fantastica lettera, perchè l'ho considerato un regalo fatto con il cuore e per la sua dolce intensità. Complimenti Lisa!

LISA LUZZI, vero nome di Alice d’Alessandro, crede nella sacralità della vita, nell’inesausta ricerca del bello e nella preziosità della parola.

"Del fuoco
che ci ha bagnati
un tempo,
quel tempo lontano,
brucia soltanto
il senso dell'assenza.
Questo vuoto
che ci rende
mortali."
(da "Per amore di me") 

domenica 27 gennaio 2019

Anne Frank - Diario


TITOLO: Anne Frank - Diario
AUTRICE: Anne Frank
CASA EDITRICE: Einaudi
COSTO: 12,50€
TRASPOSIZIONI CINEMATOGRAFICHE: "The diary of Anne Frank", film Statunitense del 1959.
GIUDIZIO: 10/10
 





Quando Anne inizia il suo diario, nel giugno 1942, ha appena compiuto tredici anni. Poche pagine, e all’immagine della scuola, dei compagni e di amori più o meno immaginari, si sostituisce la storia della lunga clandestinità: giornate passate a pelare patate, recitare poesie, leggere, scrivere, litigare, aspettare, temere il peggio. “Vedo noi otto nell’alloggio segreto come se fossimo un pezzetto di cielo azzurro circondati da nubi nere di pioggia” ha il coraggio di scrivere Anne.
Obbedendo a una sicura vocazione di scrittrice, Anne ha voluto e saputo lasciare testimonianza di sé e dell’esperienza degli altri clandestini. La prima edizione del Diario subì tuttavia non pochi tagli, ritocchi, variazioni. Ora il testo è stato restituito alla sua integrità originale, e ci consegna un’immagine nuova: quella di una ragazza vera e viva, ironica, passionale, irriverente, animata da un’allegra voglia di vivere, già adulta nelle sue riflessioni. Questa edizione, a cura di Frediano Sessi offre anche una ricostruzione degli ultimi mesi della vita di Anne e della sorella Margot, sulla base di testimonianze e documenti raccolti in questi anni.
Un semplice, ma unico diario, ricco dei sentimenti e dei sogni di una ragazzina, che si interrompe quando la sua vita subisce uno dei dolori più grandi della storia dell’uomo: il campo di sterminio. Macchia indelebile della vergogna che il genere umano ha saputo perpetrare, accompagnando l’odio con l’indifferenza.

NOTE DI LARAGAZZADELLIBRO: In una calda giornata di agosto, del 1944, i nazisti irrompono nel rifugio della famiglia Frank e separano i loro membri. E' così che termina la vita di una ragazzina che, da vivere, aveva ancora moltissimo; Anne e la sorella Margot vengono deportate in due diversi campi di concentramento, prima che un'epidemia di tifo le uccida, a pochi giorni l'una dall'altra. Come ha potuto l'uomo arrivare a tanto? Perchè l'odio verso persone definite 'diverse' si è mischiato all'indifferenza e il mondo intero ha preferito chiudere gli occhi, piuttosto che aiutare. Il giorno della memoria che ricorre ogni 27 gennaio, dovrebbe aleggiare nella memoria di tutti ogni giorno dell'anno, perchè la storia insegna ed indica un unico e chiaro monito: non commettete gli errori del passato, eppure molti uomini ancora si ostinano a far finta che il passato non sia esistito o non abbia valore.
Queste pagine di un diario, che Otto Frank decide di far pubblicare, non raccontano altro che la vita di una ragazzina che, persino nei momenti in cui bisognava trattenere il respiro per sopravvivere e non farsi scoprire, vedeva una piccola luce e una speranza di poter assaporare il futuro e la vita che tanto amava. Non è altro che una testimonianza di una delle milioni di vittime, morte per una causa ingiusta, per un capriccio umano, per una vergogna che l'uomo dovrebbe tatuare a vita e non chiudere gli occhi. Una vergogna che non avremo mai occasione di riscattare, neppure per gli occhi vispi ma innocenti di Anne.

ANNE FRANK viene arrestata assieme alla sua famiglia il 4 agosto 1944 e dopo Auschwitz e Bergen-Belsen, Anne muore di stenti e tifo nel 1945.

"E' davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perchè sembrano assurdi e impossibili da realizzare.
Eppure me li tengo stretti perchè, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Semplicemente non posso fondare le mie speranze sulla confusione, sulla miseria e sulla morte.
Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità."
(da "Anne Frank - Diario")
 

martedì 22 gennaio 2019

NARUTO


TITOLO: Naruto
AUTORE: Masashi Kishimoto
PUBBLICAZIONE: 1999 - 2014
RIVISTA: Weekly Shonen Jump, Panini Comics in Italia
VOLUMI: 72
COSTO: da 3,90 a 4,50€
GIUDIZIO: 10++/10

 

 





NOTE DI LARAGAZZADELMANGA

Apriamo la rubrica mensile, dedicata ai manga, niente di meno che con Naruto! Come potevo non iniziare dal primo manga che ho acquistato da bambina, grazie alla Panini Comics? Frequentavo le elementari la prima volta che ho preso tra le mani un volume di questo manga, da quel momento è stato amore a prima vista e ho deciso di completare la collezione, arrivando fino al volume 72. Mi ricordo ancora l’ansia mentre correvo in edicola o in fumetteria, sperando di trovare la nuova uscita e il successivo panico nel constatare di dover attendere due mesi prima di leggere ancora le avventure di Naruto. Ho sempre avuto la passione smisurata per i fumetti, contrariamente a quanti mi dicevano “ma come fai a leggere dei libri al contrario?”, ora posso rispondervi, poveri illusi, che saranno anche stati al contrario, ma solo chi ne possiede un’intera collezione a casa, può capire quanto possano essere importanti.
Partiamo dalla trama, come molti di voi già sapranno, Naruto racconta la storia dell’omonimo personaggio, giovane ninja del Villaggio della Foglia, che prova con tutte le sue forze a screditare le voci negative ed i pregiudizi nei suoi confronti, causati dal fatto di essere il ‘contenitore’ della Volpe a Nove Code, uno dei bijou più potenti e malvagi della storia. Cercare di raccontare ogni avventura, ogni nemico, ogni battaglia, ogni redivivo, ogni guerra, sarebbe un’impresa decisamente colossale, perché la storia si divide in ben 72 volumi per un totale di 700 capitoli ed interseca milioni di personaggi, amici o nemici del giovane ninja. E’ stata una delle serializzazioni più lunghe per il maestro Kishimoto, iniziata nel lontano 1999 e conclusa solo nel 2014, a cui sono seguite due serie tv: una intitolata semplicemente “Naruto” e la seconda “Naruto Shippuden” narra invece l’adolescenza e la vita adulta dei suoi protagonisti; nonché molti romanzi e una quantità infinita di merchandising.
Contrariamente a quanto si pensa di questa manga, io ho amato ogni singolo momento, anche i più tristi, perché sono stati di un’intensità e di una correttezza tali, da farli apparire come qualcosa di positivo. Ho apprezzato anche il finale, che molti hanno definito scontato, ma che per me ha rappresentato il coronamento del sogno di quel piccolo ninja che finalmente aveva mostrato a tutti la propria forza e il proprio valore. Ogni personaggio ha lasciato un segno ben specifico, e Kishimoto ha saputo gestirli al meglio anche se, rivolto a coloro che conoscono il manga, la saga di Obito e la sua successiva riapparizione erano chiare a molti da parecchio tempo. Trovo però che il mangaka abbia saputo dare il giusto spazio ad ogni componente della storia ed abbia intrecciato le varie saghe in maniera impeccabile.
Numerosi gli artisti giapponesi che hanno realizzato le opening e le ending per l’anime, curato da Tv Tokyo, che hanno arricchito e regalato ai fans molti motivetti da imparare e apprezzare. Per festeggiare il successo del manga, il Giappone (beati loro!) ha deciso di realizzare un volume unico che racchiuda tutti quelli già pubblicati e, a quanto pare, è stata annunciata una nuova saga, ambientata nell’universo di Boruto, con protagonisti i ninja ormai genitori alle prese con i loro affetti, nella giornata della famiglia.
Quindici anni di serializzazione, quindi anni di coraggio, lotte ed avventure, quindici anni di momenti indimenticabili e quindici anni per portare un po’ di Naruto per sempre con sé!

MASASHI KISHIMOTO risultò fin da bambino molto appassionato al disegno, tanto da aiutare i suoi amici che si cimentavano con quest’arte e sgridarli qualora sbagliassero.

“Se inisisto senza fermarmi mai, io ti raggiungerò!”
“Quel destino di cui parli io lo posso cambiare!”
“Io credo in me.”
                                                                                   (da “Naruto”)

giovedì 17 gennaio 2019

Nemici


TITOLO: Nemici
AUTORE: Isaac Bashevis Singer
CASA EDITRICE: Adelphi
PAGINE: 260
COSTO: 18,00€
TRASPOSIZIONI CINEMATOGRAFICHE: Nessuna
GIUDIZIO: 9/10




Che genere di amore è quello che lega Herman, il protagonista di “Nemici”, a Jadwiga, la contadina polacca che lo ha salvato dalla deportazione nascondendolo per tre anni in un fienile, nutrendolo e curandolo, e che lui ha portato con sé a New York e ha sposato? E che genere di amore lo lega a Masha, la donna, scampata ai lager, del cui corpo non riesce a fare a meno, ma che percepisce come una minaccia – perché quel desiderio, più che alla vita, si apparenta alla morte? Ed è ancora amore il sentimento che lo lega alla moglie Tamara, che credeva morta e che gli riappare davanti all’improvviso? Di fronte a simili domande Herman è paralizzato, incapace di trovare una via d’uscita. A rendere tutto molto, molto più complicato è la fatica quotidiana del vivere, in quella New York che è sembrata un miraggio di felicità, ma che si rivela ogni giorno più inospitale e più aspra. Il lettore segue Herman nei suoi affannosi, sconclusionati andirivieni dal Bronx a Coney Island e da Coney Island a Manhattan, chiedendosi se e come riuscirà a tirarsi fuori da quella specie di guerra che le sue tre donne gli hanno dichiarato, e soprattutto dal groviglio di un’esistenza fatta di continue menzogne, sotterfugi, goffagini e fughe – o se, come il Bunem di Keyla la Rossa, finirà per cedere alla tentazione di disperare di Dio.

La risposta di Isaac Bashevis Singer a proposito di quanta importanza abbia avuto per lui l’amore. Un romanzo dalla narrazione semplice per un mix di personaggi complessi e spesso vinti da quella tragedia che porteranno sempre con loro.


NOTE DI LARAGAZZADELLIBRO: Il mio approccio con Singer è nato grazie al Club di lettura, organizzato dalla libreria della mia città, che mi ha appunto permesso di conoscere questo brillante scrittore dalle mille sfaccettature. Sia per mio guidizio personale, sia da quanto emerso nella discussione con gli altri membri del club, Herman è risultato da subito un personaggio ostico, in quanto incapace di prendere decisioni, di vivere la propria vita, capace solo di lasciarsi trascinare da ciò che gli accade intorno e dalle azioni delle persone che lo circondano. Mentre gli altri personaggi soffrono, perchè porteranno sempre con loro la malvagità umana espressa in ogni sua terribile forma, Herman si ostina a restare un uomo nascosto anche nella New York che lo ospita, senza tuttavia dare segni di sofferenza per la ricomparsa della moglie nè tantomeno per la perdita dei due figli nei campi di sterminio. Al contrario le tre donne reagiscono in modi differenti e tentano di andare avanti, ricostruendo ciò che il passato ha tolto loro. Masha non è stata per me una protagonista molto positiva, perchè ho trovato in lei un carattere molto frenetico e agitato; ho apprezzato moltissimo la forza di Tamara, disillusa ma coraggiosa e pronta ad affrontare il futuro. Proprio dai suoi incontri con Herman emerge il fatto che quest'ultimo sia sempre stato un uomo vinto dalla vita. Il finale mi ha colpita, ma non più di qualche minuto, perchè l'ho trovato in linea con tutta la narrazione, un degno finale per delle vite ormai già in pezzi. Spero di avere altre occasioni per conoscere questo scrittore e per cimentarmi in altri suoi romanzi.

ISAAC BASHEVIS SINGER pubblicò il suo romanzo “Nemici” in yiddish, a puntate sul quotidiano “Forverts”.

"Herman pensò al detto yiddish secondo il quale dieci uomini non riescono ad infleggere ad un uomo il danno che egli è in grado di infliggere a se stesso. Eppure sapeva di non agire da solo; c'era sempre il suo nemico occulto, il suo demone avversario. Invece di distruggerlo rapidamente, il suo nemico continuava a inventare per lui torture nuove e sconcertanti."
(da "Nemici") 

Misery

TITOLO : Misery AUTORE : Stephen King CASA EDITRICE : Sperling & Kupfer PAGINE : 400 COSTO : 10,90€ TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA : film...