domenica 2 settembre 2018

Il tatuatore

TITOLO: Il tatuatore
AUTRICE: Alison Belsham
CASA EDITRICE: Newton Compton Editori
COSTO: 12,00€
TRASPOSIZIONI CINEMATOGRAFICHE: Nessuna
GIUDIZIO: 8/10


Siamo a Brighton, l’ispettore Francis Sullivan, giovane ed ambizioso, è appena stato promosso e si trova ad affrontare il suo primo caso. 
Marni Mullins, tatuatrice considerata tra le migliori della città, sta partecipando ad una fiera e in una pausa dal suo lavoro, trova tra i rifiuti un cadavere. Dalle primi indagini appare fin troppo evidente di non essere un solito caso di omicidio: nel modus operandi del killer, infatti, ricorre l’asportazione di frammenti di pelle mentre le vittime sono ancora vive, causando così morte per dissanguamento. 
Sullivan fa affidamento su Marni, non solo in quanto testimone del ritrovamento, tanto più per la sua conoscenza dei tatuaggi e del mondo dei tatuatori. Questo perché le parti di pelle asportate, sembrerebbero proprio essere dei tatuaggi ricercati. Ma Marni vuole avere pochi rapporti con la polizia a causa del suo passato. 
Col passare del tempo però, e l’aumento dei casi simili, i due iniziano a collaborare e scavano pian piano nei segreti del “ladro di tatuaggi”. 
Un thriller particolare e intricato, in cui passato e presente si confondono e le certezze crollano; due personaggi opposti, ma in cerca di verità, o forse solo di una redenzione, e uno stile scorrevole e chiaro, paragonato a quello di Jo Nesbo, sono gli ingredienti che fanno da sfondo a questo romanzo tanto discusso. 

NOTE DI LARAGAZZADELLIBRO: Per essere definito uno dei thriller rivelazione dell'anno, mi ha un tantino delusa. Tralasciando la somiglianza con Nesbo, in quanto non ho ancora letto nulla delle sue opere, il romanzo in sè presenta una grande storia alla base. Ho trovato geniale e coinvolgente il fatto che il killer si focalizzi sui tatuaggi, centrale quindi sarebbe stato il ruolo della tatuatrice coinvolta nelle indagini: il suo ruolo ha forse preso un pò troppo il sopravvento su una bella trama. L'ispettore Sullivan mi è sembrato poco coinvolgente e soprattutto costantemente intimorito dalle proprie capacità o paure; ci sono poi alcuni particolari che mi lasciano perplessa, come il fatto di non aver controllato un eventuale complice quando poi le cose sono peggiorate (senza spoiler), oppure aver dato per scontate tracce rilevanti o ancora, che il capo di polizia metta continuamente i bastoni tra le ruote a Sullivan (il poveretto è circondato da persone che vorrebbero intralciarlo). Nel complesso il libro non è affatto male, anzi, poteva davvero rivelarsi un best seller, eliminando le parti prolisse o fuorvianti, così come si poteva invece approfondire la simbologia dei tatuaggi rubati, cosa molto particolare, e i mini capitoli il cui narratore è lo stesso assassino, che fornisce così una sua personale visione, oppure rendere la narrazione molto più incisiva e coinvolgente. Personalmente non mi sento di definirlo il caso dell'anno, avrei preferito venisse impostato diversamente, ma l'idea alla base è davvero brillante.

ALISON BELSHAM ha presentato “Il tatuatore” durante la BBC Drama Writer competition, aggiudicandosi il primo posto. 

"Sfilo la maglia insanguinata dal corpo di quest'uomo, scoprendo il meraviglioso tatuaggio che ha sulla schiena. La fotocopia che estraggo dalla mia tasca è tutta stropicciata, ma riesco comunque a confrontare l'immagine con quella sulla pelle. Per fortuna dalla strada principale arriva abbastanza luce. E vedo chiaramente che i due disegni sono identici."
(da "Il Tatuatore")


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