AUTORE: Markus Zusak
CASA EDITRICE: Sperling & Kupfer
COSTO: 14,00€
TRASPOSIZIONI CINEMATOGRAFICHE: Film omonimo del 2013, con Sophie Nélisse
GIUDIZIO: 10/10
A raccontare questa storia è la Morte in persona, la quale conosce Liesel Meminger, dopo averla incontrata varie volte mentre compiva il suo lavoro e raccoglieva le anime dei defunti, nella Germania del 1939.
Liesel recupera, durante il funerale di suo fratello, un libro, e inizia la sua
storia d’amore profonda e sincera nei confronti delle parole e della
lettura. Da quel primo manuale del necroforo, la piccola si ritrova a
salvare quanti più libri possibili dai roghi dei nazisti, oppure a rubarli dalla biblioteca del sindaco.
Grazie all’aiuto del padre adottivo, Hans Hubermann,
la protagonista impara a leggere e si esercita in silenzio durante la
notte. Il suo mondo così tranquillo viene sconvolto dall’arrivo di un
giovane, ospite della famiglia, e nascosto nel seminterrato poiché
colpevole di essere ebreo.
Il mondo che Liesel aveva con così tanta fatica creato ed allargato grazie alle letture, muta improvvisamente in attimi di paura, attese davanti le finestre oscurate e rumori assordanti dei bombardamenti. Il tutto mentre la Morte deve affrontare un altro terribile periodo di raccolta, ennesima macchia oscura ed indelebile nella storia e nella coscienza degli uomini.
“Storia di una ladra di libri” affronta lo sterminio degli ebrei e l’amore che una piccola famiglia ha saputo donare a
chi voleva proteggere. Narra poi la vita di una bambina innocente e
curiosa, che ama i libri ancor prima di saperli leggere, come si ama
qualcosa o qualcuno nella maniera più pura possibile.
Un romanzo inaspettato, con la voce di un narratore particolare, è in grado di colpire le corde più profonde e sensibili dell’anima, perché oltre a ricordare le persone morte per un ideale sbagliato e orribile, ricorda
tra le sue righe cosa sono capaci di fare i cuori grandi e umili che,
seppur in pochi, hanno lasciato un segno su questa terra e sempre lo
lasceranno.
NOTE DI LARAGAZZADELLIBRO: Definire questo romanzo bello mi sembra riduttivo. "Storia di una ladra di libri" ha il potere di portare un dono a chiunque lo legga: la consapevolezza che l'amore è spesso più forte di qualunque altra cosa. L'amore fa sopravvivere tutto, al tempo, al dolore e alla cattiveria umana. Non ci sarà mai nulla più forte dell'amore, e lo dimostrano sia Liesel che la sua famiglia adottiva, quando decidono di nascondere da loro un giovane ebreo. Il futuro della famiglia sarà molto incerto da quel momento in poi, soprattutto dovranno vivere nell'ombra e nella paura costante, ma nonostante tutto questo, troveranno sempre un modo per sopravvivere, per far si che l'odio non vinca. La piccola Liesel è un personaggio innocente e puro, costretta a vedere tutta la brutalità degli uomini, continua insistendo nel voler salvare i libri. Salva qualcosa che non sa neppure leggere, a prescindere da come esso sia scritto o da cosa racconti, quasi volesse lanciare un urlo agli uomini: siamo tutti libri importanti! Anche dire che è commovente sembra riduttivo, perchè è un romanzo che va letto, non solo per lo stile dello scrittore e per il fatto che sia narrato da un personaggio impensabile e quanto mai evitato, quanto più per le sue parole. Lasciatevi invadere da questa bellissima lettura e ne amerete ogni istante.
MARKUS ZUSAK ha vinto il premio “Margaret Edwards” nel 2014, per i contributi offerti con i suoi romanzi alla letteratura per ragazzi.
" 'Stai rubando libri? Perchè?'
'Se la vita ti ruba qualcosa, a volte devi riprendertela...' "
(da "Storia di una ladra di libri")
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