martedì 11 ottobre 2022

La figlia del capitano

TITOLO: La figlia del capitano

AUTORE: Aleksandr Puskin

CASA EDITRICE: Crescere edizioni

PAGINE: 144

COSTO: 4,90€

TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA: serie tv del 2012, con Primo Reggiani

GIUDIZIO: 9/10




TRAMA

Il sedicenne Petr Grinev viene inviato dal padre a prestare il servizio militare a Orenburg, insieme al suo servitore Savelfi. Durante il viaggio sono sorpresi da una tormenta e salvati da un uomo che li conduce a una locanda. I due riescono poi a raggiungere la fortezza di Belogorsk, dove fanno la conoscenza del comandante Kuzfimi, di sua moglie, della loro figlia Mar'ja e del giovane ufficiale Vabrin. Tra Petr e quest'ultimo sorge subito una forte antipatia, in quanto entrambi sono innamorati di Mar'ja, e si sfidano a duello. Petr rimane ferito e, durante la sua convalescenza, la ragazza gli confessa di amarlo, nonostante suo padre sia contrario al loro matrimonio. La fortezza viene poi assediata dai cosacchi ribelli guidati dal terribile e sanguinario Pugaev, nel quale Savelfi riconoscerà l'uomo che li aveva salvati dalla tormenta... Nel capolavoro di Puskin, scritto nel 1836 e divenuto un classico della letteratura russa dell'Ottocento, si assiste alla crescita e alla maturazione del giovane Petr Andreevi. Un romanzo ricco di azione e colpi di scena, ma allo stesso tempo un libro romantico, che rievoca antiche atmosfere e tutto il fascino della Russia di Caterina la Grande.

NOTE DI LARAGAZZADELLIBRO

Questo povero romanzo giaceva nella mia libreria da diversi anni, lo avevo persino iniziato prima di abbandonarlo dopo poche pagine. Fino al mese scorso, in cui mossa da pietà ho deciso di terminarlo. Mi aveva da subito incuriosita la storia tra Petr e Mar'ja e devo dire che non ne sono delusa, ma non immaginavo si trattasse anche di una sorta di romanzo di formazione.

Il protagonista è Petr Grinev, figlio di un ufficiale e per questo destinato fin dalla nascita alla vita militare. Al compimento dei suoi 17 anni, il padre organizza per lui il viaggio che lo porterà dal capitano amico di famiglia, presso cui arruolarsi. Petr ha subito modo di scoprire il mondo e vivere diverse avventure, fino all'arrivo e alla conoscenza di Mar'ja, appunto la figlia del capitano. Tra i due in breve tempo nasce un sentimento molto forte, tuttavia lo scoppio di una rivolta e l'opposizione della famiglia di Petr rischiano di ostacolarli.

Il nostro protagonista, all'inizio del viaggio, si dimostra alquanto immaturo e impreparato ad affrontare gli ostacoli della vita, ma riesce a stringere importanti legami con persone che poi si riveleranno essere fondamentali nel futuro, come sicuramente il capo dei rivoltosi, il quale si sdebiterà con il giovane Petr. Questa particolare amicizia costerà tuttavia allo stesso Petr, che ne trarrà vantaggio, per poi essere accusato di cospirazione e dover rispondere al governo stesso di tale legame.

Man mano che la storia procede appare sempre più evidente il percorso di crescita del protagonista, non soltanto come soldato, quanto piuttosto come uomo, tanto da far ricredere prima di tutto la sua famiglia e da guadagnarsi la fiducia e la stima di numerosi altri uomini. Viene per questo considerato un romanzo di formazione ed è bello assistere alla crescita di Petr attraverso le gesta che l'autore ci racconta.

La parte di cui un po' avevo timore, ovvero quella dedicata alla guerra, si è rivelata meno tediosa di quanto immaginassi. Ci sono scene di battaglia, descrizioni e dialoghi dei campi di battaglia, delle strategie di difesa o attacco, ma oltre ad essere congeniali a capire a fondo la storia, risultano scorrevoli e chiare, senza appesantire la narrazione, anzi stimolando la parte più d'azione del romanzo.

Lo consiglio a chi magari vuole avvicinarsi alla letteratura russa, ma ha timore dei volumi corposi, perché "La figlia del capitano" è un libro davvero piccolo e molto bello, con cui iniziare ad assaporare questo mondo.

ALEKSANDR PUSKIN è considerato il fondatore della lingua letteraria russa.

« Addio, mio angelo - dissi - addio, mia cara, mia amata! Qualunque cosa sia di me, credi che l'ultimo mio pensiero e l'ultima preghiera saranno per te!»

(da "La figlia del capitano", pagina 63)

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