giovedì 19 marzo 2020

Chiamami col tuo nome

TITOLO: Chiamami col tuo nome
AUTORE: André Aciman
CASA EDITRICE: Guanda Editore
PAGINE: 271
COSTO: 12,00€
TRASPOSIZIONI CINEMATOGRAFICHE: film omonimo con Armie Hammer, uscito nel 2017
GIUDIZIO: 8/10


Un'estate in Riviera, una di quelle estati che segnano la vita per sempre. Elio ha diciassette anni, e per lui sono appena iniziate le vacanze nella splendida villa di famiglia nel Ponente ligure. Figlio di un professore universitario, musicista sensibile, decisamente colto per la sua età, il ragazzo aspetta come ogni anno "l'ospite dell'estate, l'ennesima scocciatura": uno studente in arrivo da New York per lavorare alla sua tesi di post dottorato.
Ma Oliver, il giovane americano, conquista tutti con la sua bellezza e i suoi modi disinvolti. Anche Elio ne è irretito. I due condividono, oltre alle origini ebraiche, molte passioni: discutono di film, libri e fanno passeggiate e corse in bici. E tra loro nasce un desiderio inesorabile quanto inatteso, vissuto fino in fondo, dalla sofferenza all'estasi.
Chiamami col tuo nome è la storia di un paradiso scoperto e già perduto, una meditazione proustiana sul tempo e sul desiderio, una domanda che resta aperta finchè Elio e Oliver si ritroveranno un giorno a confessare a se stessi che "questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta".

NOTE DI LARAGAZZASULLIBRO: Finalmente posso dire di aver letto anche io uno dei libri più discussi del 2017, anno in cui uscì la prima edizione del romanzo. I riflettori si accessero su questo libro a seguito della trasposizione cinematografica, a sua volta molto chiacchierata per i temi trattati e per la messa in scena di immagini forti.
Dopo aver preso visione di entrambe le versioni posso dire che, contrariamente a tutte le aspettative avute finora, questo è uno dei rari casi in cui il film mi ha soddisfatta più del libro. Non riuscivo neppure io a credere a questo evento, eppure ho trovato il film ben realizzato, intenso e ricco di riferimenti al mondo dell'arte e della letteratura; ovviamente la versione cartacea permette al lettore di riempire quei silenzi del film, portando il pensiero dei protagonisti e consentendo quindi una completa immedesimazione. I due personaggi principali sono straordinari, li ho trovati molto umani, quando tentano di mascherare la timidezza con falsa spavalderia, quando si interrogano sulle proprie azioni e sui sentimenti provati, quando agiscono liberandosi da ogni pregiudizio e quando pagano il prezzo dei loro errori.
Elio è per me un cratere immenso di sensazioni e stati d'animo, Oliver rappresenta invece più la parte razionale, o se si vuole dare una lettura più ampia, alla fine è proprio quest'ultimo ad arrendersi a quelle convezioni sociali che tanto aveva cercato di evitare. Persino i personaggi secondari sono ben caratterizzati, il mio amore va tutto al padre di Elio, gran pensatore ed osservatore del mondo, delle fragilità umane e delle difficoltà.
Quella che insomma mi sono trovata a leggere e vedere è una storia d'amore, ma anche e soprattutto, di rispetto, intesa reciproca e lealtà. E' un'amore vissuto al pieno delle proprie possibilità, è sofferenza e distacco, è ricordo e attesa, è tutto ciò che si può trovare nella realtà. Non aspettatevi un lieto fine, nella vita vera l'happy ending non avviene quasi mai, ma Chiamami col tuo nome mi ha insegnato ancora una volta quanto una persona possa entrare a far parte della nostra vita, quanto possa insegnarci e lasciarci e quanto, nonostante la lontananza, il dolore, il futuro, questa resti impressa in ogni cellula del nostro corpo. Quanto spesso l'amore non sia sorrisi e felicità, ma dolore, e come ci ricordi di godere pienamente di ogni momento.

ANDRE' ACIMAN insegna letteratura comparata alla City University di New York.

"Allora lascia che ti dica un'ultima cosa. Servirà ad allentare la tensione. Magari ci sono andato vicino, ma non ho mai avuto ciò che hai avuto tu. C'era sempre qualcosa che mi tratteneva o mi ostacolava. Come vivi la tua vita sono affari tuoi. Ma ricordati, cuore e corpo ci vengono dati una volta sola. La maggior parte di noi non riesce a fare a meno di vivere come se avesse a disposizione due vite, la versione temporanea e quella definitiva, più tutte quelle che stanno in mezzo. Invece di vita ce n'è una sola, e prima che tu te ne accorga ti ritrovi col cuore esausto e arriva un momento in cui nessuno lo guarda più, il tuo corpo, e tantomeno vuole avvicinarglisi. Adesso soffri. Non invidio il dolore in sè. Ma te lo invidio, questo dolore."
(da "Chiamami col tuo nome") 

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