AUTRICE: Fanny Burney
CASA EDITRICE: Fazi Editore
COSTO: 20,00€
TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA: Nessuna
GIUDIZIO: 10/10
Figlia non riconosciuta di Lord Belmont, Evelina viene allevata in campagna sotto le amorevoli cure del reverendo Villars. A diciassette anni, invitata da alcuni amici a Londra, viene introdotta alla vita mondana e ai divertimenti dell'epoca. Ed è proprio durante una festa da ballo che la giovane conosce Lord Orville, uomo nobile e saggio. Il rapporto tra i due, condito da inevitabili incomprensioni ed equivoci, attraversa tutte le tappe dell'interesse, dell'amicizia e, infine, dell'amore.
In parallelo, scorre la travagliata vicenda del riconoscimento legale di Evelina da parte di Lord Belmont. Esortata dal suo benefattore, Mr Villars, alla prudenza e al giudizio, ma anche alla forza d'animo e alla fermezza, Evelina matura una visione del mondo più consapevole e si avvia alla scoperta di se stessa e, finalmente, alla felicità .
Protetta dalla forma anonima sotto cui venne inizialmente pubblicato il romanzo, in Evelina l'autrice smaschera con ironia e lucidità i pregiudizi e le convenzioni che dominano la buona società del diciottesimo secolo, affidando il compito allo sguardo ingenuo e alla sensibilità della protagonista, cresciuta nell'isolamento della campagna e inesperta dei costumi del bel mondo londinese.
Uscito nel 1778, il romanzo fu un grandissimo successo e portò all'autrice una fama immediata grazie al suo stile unico e alla sua vis comica.
NOTE DI LARAGAZZADELLIBRO: Il mio approccio a questo libro è stato un pò strano, perchè rappresenta una lettura che io non avrei mai fatto, l'ennisimo caso in cui mi sono messa in gioco, nonchè il punto di partenza per la fine del mio percorso di studi: si, sarà parte integrante della mia tesi di Laurea!
Quindi già solo per questo è un libro che mi è molto caro, poi ho anche saputo che la Burney è la fonte d'ispirazione per molte autrici inglesi, tra queste la mia amata Austen, proverò in ogni caso ad essere quanto più oggettiva possibile!
Partiamo dal presupposto che questo romanzo può essere considerato quasi di formazione, per Evelina e per le donne inglesi dell'epoca, una crescita non solo di aspetto esteriore, ma di sentimenti e percezioni, che la portano appunto a prendere coscienza di sè e del mondo che la circonda.
La protagonista inizia questo suo cammino con un'anima limpida e libera da pregiudizi e convenzioni, incapace di vedere del male e di farlo, e negata nel giudicare i comportamenti altrui, poichè cresciuta con forti valori e priva di malizia; sarà proprio attravero i suoi occhi puri che l'autrice ci mostra quanto poteva essere maschilista e corrotta la società inglese, in cui le donne erano delle proprietà , del padre prima e del marito in seguito, concepite per procreare e impossibilitate a far sentire la propria voce o studiare. Evelina entra in contatto con questo mondo e da esso sarà cambiata, ma in meglio, perchè ne uscirà molto più forte, divenendo non solo il simbolo letterario che darà forza alle future autrici, ma soprattutto immagine storica e testimonianza di quanto le donne abbiano dovuto lottare, di quanto siano forti, di quanto abbiano resistito e vinto, come continueremo a lottare e vincere!
Ricca anche la parte ironica, che rappresenta un punto di forza, perchè viene utilizzato come punto di partenza per indurre il lettore a ragionare e riflettere, molto curato anche il linguaggio: avendo avuto occasione di leggerlo anche in lingua originale, mi sono sembrate palesi le parti in cui ad esprimersi erano i personaggi più rozzi del racconto, tanto che la Burney utilizza per loro un inglese molto più quotidiano e ricco di abbreviazioni per loro.
E' un libro su cui sto ancora studiando e che quindi mi riserverà altre sorprese, ma mi ha già stupita positivamente per la sua forza e per lo spirito della scrittrice. Consigliatissimo alle amanti della letteratura inglese che vogliano conoscere un'autrice troppo spesso dimenticata, che occorrerebbe riportare in auge, magari ammirando anche questa spendida copertina dell'edizione Fazi!
FANNY FRANCES BURNEY, nata a King's Lynn, è la figlia del musicologo Charles Burney.
"Volete la mia opinione su di lei.
E' un piccolo angelo! [...]
Il viso e la persona corrispondono ai concetti più raffinati sulla bellezza assoluta, e benchè questo sia per me o per voi l'argomento meno importante, è nondimeno così straordinaria che non è possibile che passi inosservata. [...]
Il carattere sembr davvero ingenuo e semplice e,per quanto la natura l'abbia benedetta con un'intelligenza eccellente e doti naturali di grande prontezza, ha anche una certa aria di inesperienza e innocenza che è estremamente interessante."
(Lady Howard a Mr Villars - Lettera VI da "Evelina")
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