martedì 5 aprile 2022

Le sette morti di Evelyn Hardcastle

TITOLO: Le sette morti di Evelyn Hardcastle

AUTORE: Stuart Turton

CASA EDITRICE: Neri Pozza Editore

PAGINE: 523

COSTO: 18,00€

TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA: Nessuna

GIUDIZIO: 10/10




TRAMA

Blackheath House è una maestosa residenza di campagna cinta da migliaia di acri di foresta, una tenuta enorme che, nelle sue sale dagli stucchi sbrecciati dal tempo, è pronta ad accogliere gli invitati al ballo in maschera indetto da Lord Peter e Lady Helena Hardcastle. Gli ospiti sono membri dell’alta società, ufficiali, banchieri, medici ai quali è ben nota la tenuta degli Hardcastle. Diciannove anni prima erano tutti presenti al ricevimento in cui un tragico evento – la morte del giovane Thomas Hardcastle – ha segnato la storia della famiglia e della loro residenza, condannando entrambe a un inesorabile declino. Ora sono accorsi attratti dalla singolare circostanza di ritrovarsi di nuovo insieme, dalle sorprese promesse da Lord Peter per la serata, dai costumi bizzarri da indossare, dai fuochi d’artificio. Alle undici della sera, tuttavia, la morte torna a gettare i suoi dadi a Blackheath House. Nell’attimo in cui esplodono nell’aria i preannunciati fuochi d’artificio, Evelyn, la giovane e bella figlia di Lord Peter e Lady Helena, scivola lentamente nell’acqua del laghetto che orna il giardino antistante la casa. Morta, per un colpo di pistola al ventre. Un tragico decesso che non pone fine alle crudeli sorprese della festa. L’invito al ballo si rivela un gioco spietato, una trappola inaspettata per i convenuti a Blackheath House e per uno di loro in particolare: Aiden Bishop. Evelyn Hardcastle non morirà, infatti, una volta sola. Finché Aiden non risolverà il mistero della sua morte, la scena della caduta nell’acqua si ripeterà, incessantemente, giorno dopo giorno. E ogni volta si concluderà con il fatidico colpo di pistola. La sola via per porre fine a questo tragico gioco è identificare l’assassino. Ma, al sorgere di ogni nuovo giorno, Aiden si sveglia nel corpo di un ospite differente. E qualcuno è determinato a impedirgli di fuggire da Blackheath House…

NOTE DI LARAGAZZADELLIBRO 

Ho preso di mira questo libro praticamente fin dalla sua pubblicazione, la trama mi aveva davvero incuriosita e poco tempo poco lo avevo rivisto tra le possibili proposte in un club di lettura. Capite bene che, approfittando anche degli sconti Neri Pozza, è finito immediatamente nella mia libreria e nel giro di tre giorni (passati con la testa tra le pagine) ne ho concluso la lettura!

La storia si svolge all'interno di Blackheath House, una sontuosa ma ormai fatiscente tenuta estiva, riaperta per un importante quanto tragica occasione: nell'anniversario della morte del giovane rampollo della famiglia Hardcastle, le porte della tenuta si riaprono per ospitare gli stessi invitati di tanti anni prima, in una sorta di commemorazione travestita da festeggiamento.

Ed è proprio durante una serata di festa che la giovane e bella Evelyn Hardcastle cade nella piscina dopo essersi sparata un colpo di pistola. Eppure quello che sembra un suicidio calcolato cela un omicidio molto più elaborato e sarà compito del protagonista della vicenda, Aiden Bishop, scoprire il colpevole.

Aiden infatti è bloccato in un loop temporale che non gli dà tregua, ogni giorno si risveglia in un corpo diverso tra quelli degli invitati e trascorre le restanti ore nelle loro vite, per cercare di prelevare quanti più indizi possibili.

La vicenda è senza dubbio originale, per lo meno personalmente, non mi è mai capitato di avere tra le mani un libro del genere e posso soltanto immaginare l'inventiva e la genialità che servano per mantenere su tutto l'impianto.

Il romanzo, che può essere collocato a metà tra un giallo e un thriller, presenta una grande varietà di personaggi con altrettanti segreti e sfumature, nonché un cospicuo utilizzo di colpi di scena, indizi e sbalzi temporali, uniti a continui flashback sia sul passato della famiglia Hardcastle sia sui vari personaggi presenti.

In alcuni tratti, lo confesso, ho fatto un po' di fatica a seguire tutti i passaggi, tanto da dovermi fermare ogni cento pagine circa per fare mente locale, riassumere tutte le cose successe e cercare di organizzare tutti gli indizi che l'autore fornisce. Più che Aiden Bishop, è l'attenzione del lettore ad essere sottoposta ad analisi, perché è lui il vero detective della storia, colui che deve prestare attenzione ad ogni dettaglio, ad ogni dialogo o bisbiglio, persino alla parole non dette e ogni volta immedesimarsi in un nuovo Aiden, un nuovo protagonista, che tuttavia si adatta e prende le medesime caratteristiche del corpo che ora lo sta ospitando. 

Lo sforzo sta nel seguire non solo tutti i punti di vista già di per sé complessi, ma immedesimarsi in ognuno di loro per tornare a seguire il filo di Arianna che lo condurrà al vero colpevole. La parte forse più mozzafiato del libro è quella che sfocia nel paranormale (se così lo si vuole intendere), ovvero la parte relativa alla spiegazione del reale scopo di Blackheath House e della missione di Aiden, legata a doppio filo alla figura molto enigmatica di Anna e del Medico della Peste. Personalmente avrei preferito fosse più approfondita, che venisse fornita una spiegazione esaustiva, o forse semplicemente sono io ad aver perso alcuni passaggi per disattenzione.

Nel complesso non posso che promuovere Le sette morti di Evelyn Hardcastle a pieni voti, ma nel farlo chiarisco anche che non si tratta di un giallo "leggero", di una lettura piacevole in cui viene richiesta un po' di attenzione e che si rivela essere una chiacchierata di intrattenimento, perché questo libro ha bisogno di essere analizzato nel dettaglio, scandagliato e ricomposto meglio di un puzzle, quindi necessita di tutto lo sforzo logico di cui si dispone, ma posso assicurare che il risultato, il colpevole, e la trama nascosta dietro questo gioco senza fine, non si dimenticheranno tanto facilmente. 

STUART TURTON ha una personalità davvero eclettica, tanto da aver lavorato in una libreria a Darwin, insegnato inglese a Shangai  e collaborato con una rivista di tecnologia a Londra.

 « L'ultima volta che l'ho visto, quest'uomo era morto, riverso sul suolo della foresta, e io gli stavo rovistando nelle tasche. Blackheath l'ha rimesso in piedi, togliendogli la polvere di dosso e ridandogli la carica perché potesse ricominciare a recitare la sua parte. Se non siamo all'inferno, certamente il diavolo sta prendendo appunti. »

(da "Le sette morti di Evelyn Hardcastle", pagina 372)


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