lunedì 22 novembre 2021

Se i gatti scomparisero dal mondo

TITOLO: Se i gatti scomparissero dal mondo

AUTORE: Kawamura Genki

CASA EDITRICE: Einaudi

COSTO: 10,00€

PAGINE: 159

TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA: Nessuna

GIUDIZIO: 10/10



TRAMA

Il protagonista della nostra storia di lavoro fa il postino, mette in comunicazione tutti gli altri ma accanto a sé non ha nessuno. La sua unica compagnia è un gatto, Cavolo, con cui divide un piccolo appartamento. I giorni passano pigri e tutti uguali, fin quando quello che sembrava un fastidioso mal di testa si trasforma nell'annuncio di una malattia incurabile. Come passare la settimana che gli resta da vivere? Riesce a stento a compilare la lista delle dieci cose da provare prima di morire... Non resta nulla da fare, se non disperarsi: ma ecco che ci mette lo zampino il Diavolo in persona. E come ogni diavolo che si rispetti, anche quello della nostra storia propone un patto. Un giorno di più di vita in cambio di qualcosa... Con la delicatezza di Sepulveda e il gusto del fantastico di Murakami, Kawamura Genki ha scritto una fiaba moderna per ricordarci quali sono le cose davvero importanti.

NOTE DI LARAGAZZADELLIBRO

Ho scoperto questo libro l'estate scorsa, mentre curiosavo nel catalogo della Einaudi. Sono sincera, la prima cosa che ha catturato la mia attenzione è stata senza dubbio la copertina con i gatti, in seguito ho notato la trama: mi aveva lasciato una strana sensazione, come se mi avesse rivelato tutto e allo stesso tempo niente. Ho quindi deciso di immergermi in questo autore di cui non avevo letto nulla, finendo per ritrovarmi con una maraviglia tra le mani.

Il libro narra la storia di un semplice postino che vive di abitudini, senza cercare di cambiare la propria vita, ritrovandosi però senza famiglia, senza amici e senza alcuna particolare ambizione, se non quella di portare a termine il proprio lavoro nel migliore dei modi. Tutto questo almeno fino a che inizia ad accusare dei malori, i quali culminano con una triste diagnosi: tumore al cervello, incurabile, che gli riserva una sola settimana di vita.

L'uomo è sconvolto, non sa a chi rivolgersi, e soprattutto è sopraffatto dal pensiero costante di non aver concluso nulla nella propria esistenza. Ha troppi rimpianti, si pente di non aver rischiato, di aver lasciato che le cose gli accadessero attorno e che le persone si allontanassero da lui. Spinto quindi a non arrendersi, ma a rimediare a questa situazione, stila la lista delle 10 cose da fare prima di morire, restando ancora una volta rattristato dalla sua incapacità di concluderla.

Proprio nel momento di massimo sconforto, ecco apparire ai suoi occhi un uomo identito a se stesso, ma vestito in maniera stravangante, risoluto, simpatico e determinato, che gli dice di essere il Diavolo in persona. Si sa, ognuno lo interpreta in maniera diversa, e il protagonista lo immedesima in tutto ciò che avrebbe voluto essere e che sta per perdere. 

Il Diavolo gli propone un patto: il postino guadagnerà un giorno intero di vita in più, in cambio questi farà scomparire qualcosa dal mondo. La proposta sembra cadere a pennello, in questo modo infatti potrà rimediare agli errori fatti e al tempo perso, eliminando tante cose superflue come la polvere, che andrebbero solo a migliorare la vita di molti. Il problema è che sarà Aloha stesso, nome scelto dal protagonista per il Diavolo, a decidere cosa far scomparire. 

Volendo guardare il lato positivo dell'allenza, ovvero di guadagnare una chance in più, il postino accetta e man mano che trascorrono i giorni, Aloha si diverte ad eliminare prima il cioccolato, poi i telefoni, i film, fino a proporre qualcosa che il protagonista farà fatica ad accettare: la scomparsa dei gatti. La decisione è crudele, da una parte vivere e dall'altra dire addio a soffici animaletti che hanno da sempre fatto parte delle sue giornate.

Tutta la storia si sviluppa in poco più di centocinquanta pagine, eppure sembrano molte di più, se si considerano i grandi interrogativi che il libro propone e le riflessioni a cui il lettore è portato. Il piano del protagonista sembra impeccabile, se richiede di far scomparire cose supeflue. Pian piano tuttavia si accorgerà che nulla è superfluo, che sta semplicemente ripercorrendo ciò che aveva sempre fatto, cioè dare per scontate le persone e gli oggetti. Il concetto stesso di superficialità è analizzato così a fondo da permeare tutto il romanzo.

Una narrazione lenta, ma inesorabile, come il tempo che sprechiamo per cose inutili, come il nostro dare per scontato momenti, persone e ricordi. Sembra riduttivo definirlo un piccolo capolavoro, anche perchè Kawamura Genki non fa altro che dare un nome, e un volto, alle nostre paure, ai nostri errori e ai valori che spesso dimentichiamo. Non è di certo superficiale invece consigliarvi questa lettura, che scorre facilmente, rimanendo scolpita nella memoria.

KAWAMURA GENKI è anche un grande regista, che vanta tra i suoi successi "Your Name".

«Siamo fatti di cose superflue. Io stesso sono l'insieme degli innumerevoli film che ho visto e dei ricordi che hanno evocato. Un insieme di sequenze in cui si vive, si piange, si grida, si ama. [...] Io sono i miei ricordi, i mille e più film visti fino a questo momento. Ogni singolo frammento di memoria era meraviglioso e commovente.»

(da "Se i gatti scomparisero dal mondo", pagine 76-77)


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