AUTORE: Mike Omer
CASA EDITRICE: Newton Compton Editori
COSTO: 9,90€
PAGINE: 384
TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA: Nessuna
GIUDIZIO: 10/10
A Chicago sono state ritrovate due donne, prima strangolate, poi imbalsamate e infine messe in posa come se fossero ancora vive. Si tratta di scene talmente raccapriccianti che l’FBI corre in aiuto della polizia locale e interviene, convocando immediatamente la psicologa forense Zoe Bentley. Lavorerà in coppia con l’agente speciale Tatum Gray, un cane sciolto impulsivo e con scarsissimo rispetto per le regole. Non potrebbe andare peggio per Zoe, che invece è rigorosa e organizzata. Ma nonostante le differenze, dovranno fare di tutto per calarsi insieme nei meandri più oscuri della mente dell’assassino, cercando di studiarne le fantasie più perverse. In caso contrario, altre donne moriranno. Quando però, durante lo svolgimento delle indagini, affiora un indizio che collega in modo inquietante quegli omicidi all’infanzia di Zoe, il cacciatore potrebbe diventare improvvisamente preda…
NOTE DI LARAGAZZADELLIBRO: Un thriller realizzato in maniera impeccabile, dovrebbe avere per me alcune caratteristiche: innanzitutto un buon intreccio, una trama avvincente, l'analisi psicologica del killer, il quale deve essere necessariamente un personaggio di spicco, e infine la capacità di attirare il lettore come una calamita, facendolo immedesimare nei protagonisti, piangere, sudare, tremare di paura e sospirare per la tensione con loro.
Tutto questo non sempre è fattibile, perchè curare nei minimi dettagli un libro di questo genere richiede non solo una grande bravura, ma anche la sensibilità e il genio.
Caratteristiche che ho trovato espresse in maniera perfetta in "Nella mente del serial killer" di Mike Omer, un autore giunto in Italia (e fortunatamente) grazie alla Newton Compton Editori, che ha saputo scovare un astro nascente di questo genere.
La protagonista, Zoe, è una psicologa forense segnata da un passato che fatica a dimenticare, e soprattutto del quale non ha prove, se non la deduzione di se stessa quattordicenne. Proprio quel passato sembra tornare a galla e collegarsi ad altri omicidi di donne, la cui particolarità è il fatto che i cadaveri vengano imbalsamati e disposti in pose perfette, quasi rappresentassero la tristezza di essere stati abbandonati in quei luoghi isolati.
Il caso viene assegnato a Tatum e Zoe i quali, tra odio e subordinazione, dovranno compiere una cosa molto rischiosa, se vogliono impedire altre morti: entrare nella mente del serial killer.
Mozzafiato è un semplice aggettivo rispetto a quello che questo thriller trasmette e crea nel lettore, ragione che mi invoglia a leggere altri romanzi di questo autore, specie dopo il finale di questo libro. Consigliatissimo agli amanti del genere, o a chiunque voglia sentire la pelle d'oca leggendo.
MIKE OMER ama prendere spunto da casi realemente accaduti per i suoi libri, ma senza rinunciare ad una piccola dose di ironia che rende i suoi libri dei best seller.
"Era la parola preferita dai giornalisti, quando menzionavano il killer. Un mostro a piede libero.
Un mostro che dava la caccia a donne indifese. Un mostro che si nascondeva a Mainard.
Zoe però si rese conto dell'orribile verità: non era un mostro, non era una qualche specie di alieno o di creatura con la pelle coperta di scaglie e uscita dalle fogne.
Era molto peggio: era un uomo."
(da "Nella mente del serial killer")