TITOLO: Resta con me
AUTRICE: Tami Oldham Ashcraft
CASA EDITRICE: Harper Collins
PAGINE: 336
COSTO: 15,00€
TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA: film omonimo con Sam Claflin e Shailene Woodley.
GIUDIZIO: 7/10
TRAMA
Giovani, innamorati e con un roseo futuro di fronte, Tami Oldham e il suo fidanzato Richard Sharp hanno trascorso alcuni mesi a visitare le isole polinesiane a bordo di una piccola barca a vela. Sono skipper provetti, e la proposta di portare l'Hazana, un modernissimo yacht a vela, fino al porto di San Diego è per loro un'occasione imperdibile che accettano con entusiasmo. Quando salpano da Tahiti il cielo è limpido e azzurro, ma a poco più di due settimane dalla partenza scoprono che un violento uragano sta facendo rotta su di loro, e avanza così velocemente che non c'è modo di sfuggirgli. E una delle tempeste più violente della storia, e i due giovani si ritrovano ad affrontare pioggia battente, onde alte come grattacieli e venti che soffiano a quasi 260 chilometri all'ora. Tami scende sotto coperta, e proprio mentre si sta assicurando con una cima sente Richard gridare. Un rumore assordante, e poi il buio. Tami rimane incosciente per ore. Quando si risveglia l'imbarcazione è semidistrutta. Non ci sono navi né terra in vista, solo una sconfinata distesa d'acqua tutto intorno. "Resta con me" è la storia di due giovani e di quarantun giorni trascorsi in alto mare su un'imbarcazione che è poco più di un relitto, senza motore né alberi, con la strumentazione di bordo in avaria e una riserva d'acqua e cibo limitata. Ma è soprattutto una storia che parla di sopravvivenza, di forza di volontà e di resilienza, e della straordinaria forza dell'amore.
NOTE DI LARAGAZZADELLIBRO
Ero molto curiosa di vedere il film con Sam Claflin, ma mi ero ripromessa di farlo soltanto dopo aver letto il libro, quindi non appena l'ho trovato su Libraccio, non ho davvero potuto resistere. Questa è la breve storia (in compenso la lettura è stata lenta!) su come mi sia trovata a leggere "Resta con me".
La storia narra le vite di Tami e Richard, entrambi abili navigatori, che intraprendono una traversata in mare aperto con l'Hazana, una moderna imbarcazione sulla quale sono felicissimi di poter viaggiare. Il percorso procede senza intoppi per le prime due settimane, poi i protagonisti vengono allertati dalle comunicazioni radio a proposito di un violento uragano che sembra girare intorno all'Hazana. Nonostante Richard decida di cambiare rotta, l'incontro sembra destinato ad avvenire, infatti pochi giorni dopo, l'imbarcazione impatta con l'uragano e l'ultima cosa che viene descritta ai lettori è il buio dietro gli occhi di Tami e il grido di Richard. Al suo risveglio la donna trova l'Hazana completamente distrutto, gli interni rovesciati e spostati, le vele abbattute e l'assenza di Richard.
E' in questo momento che inizia il calvario della coppia, durato ben 41 giorni, poiché impossibilitati a contattare un aiuto e con poche scorte alimentari a disposizione. La trama quindi alterna flashback del passato, nei quali viene mostrata l'improvvisa e completa passione scoppiata tra i due protagonisti, ai momenti presenti, ripercorrendo in una sorta di diario di bordo quanto la forza, il sostegno reciproco, la volontà e la determinazione siano stati essenziali durante quei giorni.
La stessa autrice, colei che ha in realtà vissuto tale esperienza realmente, ha voluto onorare e ricordare, mettendo nero su bianco, gli sforzi per sopravvivere che entrambi hanno compiuto.
Ammetto che non ero nei miei periodi migliori durante la lettura di "Resta con me", quindi probabilmente avrei potuto apprezzarlo di più, resta però una storia molto profonda ed intensa, che fa emergere molte paure e la forza dei due protagonisti. E' una lettura adatta ad accompagnare il film, specie se apprezzate i romanzi tratte dalle storie vere.
TAMI OLDHAM ASHCRAFT è una skipper esperta che continua a coltivare la passione per la vela.
«Dov'ero? Che cos'era successo? Ero confusa, non riuscivo ad orientarmi. L'orologio sulla parete scandì un secondo. Le 16:00? C'era qualcosa che non andava... La mia cavezza, ancora agganciata al paletto del tavolo, mi limitava i movimenti. Mi trovavo ovviamente su una barca, ma quale barca? »
(da "Resta con me", pagina 62)